Il sito di Marco Corvaglia
Anguera e le ingannevoli predizioni sui papi
di Marco Corvaglia
Pedro Regis ha davvero predetto le dimissioni di Benedetto XVI?
Un cordiale incontro tra papa Francesco e il papa emerito Benedetto XVI.
Il 10 marzo 2013 Pedro Regis pubblica la pagina Renúncia do Papa Bento XVI e as profecias de Nossa Senhora em Anguera, in cui sostiene che le dimissioni di papa Benedetto XVI (divenute operative il precedente 28 febbraio) fossero state predette nei messaggi della Madonna di Anguera.
Il messaggio-chiave sarebbe il numero 2497 del 19 marzo 2005:
Un regno diviso e una sedia vuota. L'esistenza di due re diffonderà grande confusione nel mondo...
La procedura per sostenere la tesi dell'avveramento è classica: forzare a posteriori il significato di alcuni messaggi (in realtà, non ci sono stati due papi divisi e contrapposti in carica), scartando quelli che eventualmente contraddicono la "profezia".
Ad esempio, non viene citato il messaggio 2501, dato solo una settimana dopo quello appena citato (il 26 marzo 2005): "Il re lascerà la sua casa in fretta, ma dovrà passare attraverso il sangue che scorre nel suo palazzo". Messaggio che, palesemente, non si adatta alla situazione.
Non viene citato il messaggio 2502, anche questo di pochi giorni successivo (29 marzo 2005), in cui è scritto: "Arriverà il giorno in cui un re lascerà la sua casa e si stabilirà in un altro paese". Papa Ratzinger, dopo le dimissioni, è rimasto in Vaticano (nel monastero Mater Ecclesiae).
D'altro canto, il messaggio 3098 del 23 dicembre 2008 ("Arriverà il giorno in cui ci saranno due troni, ma solo su di uno siederà il vero successore di Pietro") conferma nella maniera più palese che, come è peraltro noto [cfr. S. Gaeta, La profezia dei due papi, Piemme, 2018], i messaggi di Regis sui due papi sono affini a quelli della tedesca Katharina Emmerick, risalenti al 1820 e a noi pervenuti tramite le trascrizioni del poeta Clemens Brentano, pubblicate solo dopo la morte della donna.
Da notare che Pedro iniziò a dare i messaggi sul "re" allontanato dal trono e sul falso "re" solo nel marzo 2005, cioè pochi mesi dopo che, nell'ottobre 2004, Katharina Emmerick era stata beatificata (a seguito della riapertura di un processo originariamente iniziato nella seconda metà dell'Ottocento e poi arenatosi), e quindi si era parlato abbondantemente di lei nei mass-media cattolici.
Katharina affermava di aver visto, di notte, immagini del passato, del presente e del futuro e due papi, uno vero e l'altro falso:
Ho veduto un quadro meraviglioso di due chiese e di due papi [...].
Vidi il Papa attuale [Pio VII], e come sotto di lui sorgesse in Roma un'altra oscura chiesa. [...] Non vidi in questa chiesa alcun altare [...]. Vidi pure quanto riuscirebbero cattive le conseguenze di questa pseudo-chiesa. [...] Vidi di nuovo come la chiesa di S. Pietro dovesse venir distrutta con piano ben concepito e maturato dalle sétte segrete...
[Karl Erhard Schmöger, Vita della serva di Dio Anna Caterina Emmerich, vol. 2, Marietti, 1871, p. 550]
Per capire di cosa sta parlando Katharina bisogna tener presente che i cronisti e gli storiografi cattolici della sua epoca scrivevano che la massoneria si era infiltrata nella Chiesa, ad opera di Napoleone, che voleva dividerla e asservirla:
Napoleone non voleva de' martiri, voleva degli apostati [...]. Egli proseguiva ad ingannare il volgo degli alti e bassi sciocchi, intitolandosi il figlio primogenito della Chiesa, il protettore della religione, il discendente di Costantino e Carlo Magno! Quindi s'invitano alla corte di Parigi Cardinali, Vescovi, uomini dotti ed ecclesiastici d'ogni genere e specie, per far da corona al nuovo papa, al nuovo Dio, Napoleone. [...] Crollarono molte colonne del sacro tempio, vacillarono altre, tremarono tutte sconvolte [...]. Un esercito di sacerdoti si pose a corteggiare Napoleone, a blandirlo [...].
Al principio del 1810 gli uffici tutti ecclesiastici furono chiusi in Roma, e trasportati a Parigi con tutti gli archivî, gli adornamenti pontificali, e fino il sacro Anello piscatorio fu involato da mano profana...
[P. B. N. B. (Padre Bernardino Negroni Bolognese), Dell'ultima persecuzione della Chiesa e della fine del mondo, vol. 3, Stabilimento Tip. del Metauro, 1861, pp. 271-273]
Pio VII fu confinato da Napoleone nel palazzo vescovile di Savona e poi a Fontainebleu (rimase di fatto prigioniero per cinque anni) e lo stesso Napoleone impose "il terribile e scismatico giuramento al clero" [ivi, p. 274].
Si era quindi corso il rischio che si creassero due chiese. Katharina riferiva le su citate visioni pochi anni dopo, quando l'imperatore era ormai caduto. Per gli storici della Chiesa, le forze avverse, anche interne, continuavano però ad essere vitali (si veda il volume 4 del già citato Dell'ultima persecuzione della Chiesa).
Com'è chiaro, Pedro Regis non ha affatto predetto il ritiro di Benedetto XVI, al contrario di ciò che egli va asserendo.
Pedro Regis ha davvero predetto l'elezione di papa Francesco?
Leggiamo un brano di un'intervista a Pedro Regis realizzata da don Leonardo Maria Pompei il 30 agosto 2014 (si tenga a mente la data, perché è importante) [DL= don Leonardo; P= Pedro]:
DL: Ecco un messaggio che non si capisce bene. Addirittura il traduttore non capisce cosa mette.
Messaggio n. 2.505 del 04/04/2005
‘’Cari figli, pregate con il cuore e non allontanatevi dalla verità. Arriverà il giorno in cui ci sarà disprezzo nella casa di Dio e ciò che è sacro sarà gettato fuori. Un xino sarà sul trono contrastando molti, ma Dio è il Signore della Verità. Ciò che vi dico adesso non potete comprenderlo, ma un giorno vi sarà rivelato e tutto sarà chiaro per voi. Lo specchio: ecco il mistero. […]”
P: In questo messaggio viene profetizzata la venuta di un papa gesuita perché xino se letto allo specchio, al contrario, si legge onix che significa pietra nera.
DL: Ho capito benissimo io! Xino è il contrario di onix che è una pietra nera. Il papa nero…
P: Il superiore dei gesuiti viene chiamato papa nero…
DL: Certo!
P: E si veste di nero. Il messaggio sta profetizzando che verrà un papa gesuita…
[Don Leonardo Maria Pompei, Le apparizioni mariane di Anguera: intervista a Pedro Regis, "Cristianesimo Cattolico", 17/10/2014]
A voler essere precisi, l'onice in senso stretto (quella silicea) è nera con striature bianche (che vengono in genere cancellate con appositi procedimenti artificiali). L'onice calcarea può invece avere colori e striature variegate.
Quindi, ricapitolando, Pedro Regis afferma che la Madonna di Anguera, il 4 aprile 2005 (nei giorni tra la morte di Giovanni Paolo II e l’inizio del conclave che avrebbe eletto Benedetto XVI), avesse profetizzato l’elezione di un papa gesuita. Stranamente, la profezia si sarebbe però realizzata non in quel conclave ma nel successivo, del 2013, con l’elezione di papa Francesco.
In questo video, trasmesso in diretta da Pedro Regis sul proprio profilo Facebook il 5 luglio 2017, egli asserisce,a proposito del conclave del 2013, quanto riportato nella traduzione e trascrizione che seguono:
[6:58] Una settimana prima del conclave che ha eletto Francesco, io ero ad Aracaju, nella fattoria del professor Murilo. [...] Ho detto lì, alla fattoria, a circa 300 o, non so, 400 persone che c'erano, non ricordo il numero... ho detto: "Guardate, non sorprendetevi se eleggono, se ci mettono un papa gesuita" [07:34].
[Eu estava, uma semana antes do conclave do papa Francisco, que elegeu o Francisco... eu estava em Aracaju, na chácara do professor Murilo. [...] Eu disse lá na chácara para umas 300 ou sei lá 400 pessoas que estavam lá, não lembro bem a quantidade... eu dizia, "Olha, não se assustem se elegerem, se colocarem lá um papa jesuíta".]
Anche se non ci sono assolutamente prove, prendiamo per buone le su riportate affermazioni di Pedro.
Ebbene, che venisse eletto il cardinal Bergoglio era certamente una possibilità esistente, per il semplice fatto che, nel conclave di otto anni prima, era arrivato secondo (e il cardinal Carlo Maria Martini terzo: si vedano le indiscrezioni riportate da due portali brasiliani: Cardeal Bergoglio foi o segundo mais votado na escolha do papa, 23/9/2005, UOL; O conclave que elegeu o Papa Bento XVI, Gazeta do Povo, 16/5/2006).
"Non sorprendetevi se..." non è una profezia. È una frase che non impegna.
Se va bene, si fa bella figura come "profeta". Se va male, non se ne ricava nessun danno.
Se avesse avuto una profezia da comunicare per il conclave del 2013, Pedro Regis l'avrebbe scritta in qualche forma e in qualche modo (anche allusivamente) sul suo sito o su Facebook. Appigliandosi, invece, a questa "autotestimonianza", Pedro Regis ammette implicitamente di non averlo fatto.
Dopo, Pedro aggiunge nel video:
[7:35] Ho spiegato tutto dalla A alla Z. [...] Ho spiegato che lo xino della profezia di Anguera è il papa gesuita. Pertanto, lo xino della profezia del giorno 4 - ecco qui, guardate - 4 aprile del 2005, è papa Francesco. La Madonna disse che lo xino è un papa gesuita, sarebbe stato sul trono contrariando molti e che in quest'epoca il sacro sarebbe stato gettato fuori, che ci sarebbe stata molta confusione nella Chiesa. L'ha detto la Madonna, nel 2005. Che cosa volete che faccia io? Che nasconda il messaggio? Che non dica alle persone quello che la Madonna ha detto? Non posso, va bene? "Ah, Pedro, non hai paura delle persecuzioni?". Non ho paura di niente. Non ho paura di niente e di nessuno. [8:38]
[Expliquei do A ao Z. [...] Eu expliquei, o xino da profecia de Anguera é o papa jesuíta. Portanto, o xino da profecia do dia 4 - está aqui, olha - 4 de abril de 2005, é o papa Francisco. Nossa Senhora disse que um xino seja um papa jesuíta, estaria no trono, contrariando a muitos, e que nessa época o sagrado seria lançado fora, que haveria muita confusão na igreja. Foi Nossa Senhora que disse, em 2005. Aí você quer que eu faça o quê? Que eu esconda a mensagem? Que eu não diga para as pessoas o que Nossa Senhora disse? Não posso, entende? "Ah Pedro, você não tem medo de perseguição?" Eu não tenho medo de nada. Não tenho medo de nada e de ninguém.]
Come si vede è un attacco nei confronti di papa Francesco. Ma i conti non tornano, visto che, nel 2013, nei mesi successivi all'elezione di papa Francesco, Pedro si esprimeva in termini ben diversi.
Dopo l'elezione di papa Ratzinger, la presunta Madonna di Anguera aveva detto (messaggio del 24 giugno 2005): "È bene pregare per Papa Benedetto XVI. La pietra della pietra [l'unità della Chiesa, MC] sarà spezzata". Allo stesso modo, dopo l'elezione di papa Bergoglio, nel messaggio dell'8 giugno 2013, dice: "Pregate per Papa Francesco. La Chiesa cammina verso un futuro doloroso".
Sul proprio profilo Facebook, ancora fino al settembre 2013, Pedro sosteneva e perfino difendeva papa Francesco.
Il post dell'11 settembre 2013 è scherzoso, ma è comunque di sostegno e apparente simpatia verso papa Francesco. Si tratta di un meme in cui si vede Francesco dire in portoghese: "Gesù ci offre qualcosa di molto superiore alla Coppa del Mondo".
Il testo di Pedro dice: "Se sei d'accordo con questa verità detta da papa Francesco, metti mi piace e condividi. Abbi fede."
Il 14 settembre 2013 Pedro difende, da posizioni conservatrici, papa Francesco rilanciando una notizia dal titolo "Papa Francesco non sta considerando di porre fine al celibato sacerdotale" e commentando: "La notizia ha fatto il giro del mondo, ma è stato tutto un malinteso".
Sembra necessario quindi dedurre che il messaggio dello xino sia una "profezia" fallita, ma poi riciclata: un messaggio creato da Pedro Regis nel 2005 per dargli un significato diverso da quello poi da lui stesso attribuitogli nel 2014. O, più probabilmente, un messaggio originariamente creato perché fosse riferito ad un altro gesuita.
Chi?
Bisogna tenere presente che, se qualcuno vuole accreditarsi come profeta, deve fare, sistematicamente, una cosa che la gente, normalmente, non fa: guardare alla situazione presente e azzardare quante più previsioni possibile su ciò che ha qualche effettiva probabilità di accadere, stando però attento a non legarsi le mani con dettagli troppo precisi.
Se la previsione si rivela azzeccata, vedrà aumentare la propria fama. Se invece essa non si concretizza, le persone che lo seguono avranno difficoltà a rendersene conto, sia per la vaghezza o cripticità della previsione, sia perché essi costituiscono, per definizione, un pubblico autoselezionato e ben disposto verso di lui.
Ebbene, ritorniamo al 2005. Ricostruendo il contesto in cui si svolse al conclave di quell'anno, il vaticanista José Manuel Vidal scrive:
Nel conclave [...] del 2005 c'erano due figure indiscutibili: Ratzinger e Martini. Due grandi figure della Chiesa, amate e rispettate anche dagli avversari. Due "pesi massimi" che incarnavano perfettamente i due modelli e le due sensibilità ecclesiastiche: quella conservatrice e quella progressista.
[José Manuel Vidal, Francisco. El Nuevo Juan XXIII, Desclée De Brouwer, p. 26, 2013]
Il cardinal Carlo Maria Martini era tra i papabili del 2005.
Era gesuita.
Era progressista. Molto progressista. Al punto da scandalizzare interi settori della Chiesa.
Il 3 aprile 2005, il giorno prima del messaggio di Pedro Regis sullo xino, così lo presentava la versione brasiliana del portale di news DW, in un articolo sui "papabili":
Carlo Maria Martini (15.02.1927), Italia
Arcivescovo emerito di Milano, si è ritirato nel 2002 per dedicarsi allo studio dei testi biblici. Considerato un riformista, difende la contraccezione e l'ordinazione delle donne.
["Papáveis" de olho no trono de São Pedro, DW Brasil, 3/4/2005]
Esattamente il tipo di papa che, se fosse stato eletto, avrebbe sconcertato molti cattolici.
Ciò che più conta, comunque, è che i comportamenti contraddittori di Pedro inducono a ritenere che l’identificazione di papa Francesco con il papa xino sia avvenuta solo in un secondo momento, al contrario di quanto Pedro afferma. Verosimilmente, sono quindi state le contestazioni poi nate in alcuni settori cattolici, che giudicano papa Francesco troppo riformista, a suggerire a Pedro l'idea di attribuire, a posteriori, quella vecchia profezia allo stesso Francesco.
A riciclarla, in sostanza.
È da notare anche che alla fine del 2017 Pedro Regis ha presentato posizioni più ambigue e contraddittorie su papa Francesco.
L'11 novembre 2017, infatti, il giorno dopo una convocazione da parte del suo arcivescovo, egli dichiara che "non esiste nessun messaggio in cui la Madonna parla male del papa" [03:28]. Ma era lo stesso Pedro Regis, nella diretta del 5 luglio, a far coincidere il papato dello xino con una fase negativa nella storia della Chiesa. E anche in questo secondo video Pedro continua a dire che "lo xino è papa Francesco" [18:18].
Inoltre, Pedro dice: "Le persone mi chiedono se questo papa è vero o falso" e lui risponde: "Questa domanda non deve essere fatta a me" [04:06]:
Apparizioni, contrapposizioni e contraddizioni
E siamo giunti, infine, ad uno snodo fondamentale. Se Anguera ha assunto, dopo i fatti documentati in questa pagina, la qualifica di "apparizione" quanto meno ambigua nei confronti di papa Bergoglio, Medjugorje invece non ha mai messo in discussione il pontefice, e ci sono messaggi di esplicito sostegno: "In modo particolare, cari figli in questo tempo pregate per il mio amatissimo Santo Padre, pregate per la sua missione, la missione della pace" (Ivan, 17 agosto 2014).
In sostanza, Anguera e Medjugorje fanno ormai leva su posizioni religiose differenti.
Ebbene, questa contrapposizione ha dato luogo ad una situazione davvero singolare.
Le apparizioni di Pedro sono nate, nel 1987, in una chiara e inconfutabile imitazione di Medjugorje (Medjugorje ha anche la responsabilità di aver fatto proliferare tanti "veggenti").
Già il titolo di Regina della Pace con cui la Madonna gli si presenterebbe è un richiamo diretto a Medjugorje. Ma, al di là di questo, basti pensare a quella che è la formula conclusiva dei messaggi, sin dal 1989: "Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta" (con varianti come "Grazie di tutto" [la prima volta il 23 aprile 1988], "Grazie per ogni cosa [18 marzo 1989], "Grazie, grazie, grazie per tutto" [2 luglio 1988]), che richiama chiaramente il medjugorjano "Grazie per aver risposto alla mia chiamata" (attestato la prima volta il 13 agosto 1981).
Un messaggio molto accattivante dal punto di vista psicologico, non a caso il più celebre messaggio medjugorjano, e cioè "Se sapeste quanto vi amo, piangereste di gioia" (attestato per la prima volta il 1° marzo 1982), si ritrova svariate volte ad Anguera, tale e quale (la prima volta il 2 luglio 1988).
Paradossi da "veggenti".
Marco Corvaglia
Pubblicato il 23 aprile 2022 e depositato legalmente presso
Copyright.eu. Ultimo aggiornamento: 15 gennaio 2024.
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