Prodigi religiosi alla prova della critica storica
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La Salette e la nascita dei "segreti" mariani - 5. Segreti rimaneggiati
di Marco Corvaglia
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“Saranno fatti resuscitare dei morti…”
Mélanie nel 1898.
Come abbiamo visto, il "segreto" scritto da Mélanie nel 1860 viene pubblicato nel 1873 con imprimatur dell’arcivescovo di Napoli e, in versione definitiva, nel 1879, con imprimatur del vescovo di Lecce.
In quest'ultima versione il "segreto" è, per estensione, più del quintuplo di quello inviato nel 1851 dalla stessa Mélanie a Pio IX.
Padre Stern osserva che “è praticamente impossibile riassumere questo pastiche apocalittico” [J. Stern, La Salette. Documents authentiques, vol. 3, Cerf, 1991, p. 120 (una riproduzione digitale del volume è disponibile qui)], nel quale si sentono, disordinatamente, gli echi di profeti biblici come Isaia, Ezechiele, Geremia.
Semplificando al massimo, diciamo che Mélanie preannuncia un imminente scatenamento delle forze maligne:
Nell'anno 1864, Lucifero e un grande numero di demoni saranno slegati dall'inferno […].
Saranno fatti resuscitare dei morti e dei giusti (cioè questi morti assumeranno l'aspetto delle anime giuste che erano vissute sulla terra, per meglio sedurre gli uomini...).
[L'apparition de la Très-Sainte-Vierge sur la Montagne de La Salette le 19 septembre 1846, publiée par la bergère de La Salette avec permission de l'Ordinaire, Lecce, Tipo-Litografia Editrice Salentina, 1879, p. 15 (qui un'edizione pubblicata a Nimes nel 1881; la traduzione italiana completa del "segreto" si può trovare ad esempio nel testo apologetico di don Antonio Galli I segreti de La Salette, Sugarco, 2007, pp. 115-119)]
Mélanie preannuncia inoltre "dei castighi che si succederanno per più di trentacinque anni" [ivi, p. 14], seguiti da un periodo di "venticinque anni" in cui ci sarà "pace tra gli uomini", i quali "vivranno nel timore di Dio" (il cosiddetto "trionfo della Chiesa") [ivi, p. 19].
Mélanie “rivelerà” al suo confessore don Combe (il 4 febbraio 1902) quando sarebbero iniziati questi 25 anni di trionfo della pace e della religione:
Ho visto la Chiesa trionfare sotto il quarto successore di Pio IX. Ma non trionfava pienamente che sotto quello che verrà dopo.
[Dernières années de sœur Marie de la Croix, bergère de la Salette - Journal de l'Abbé Combe, Téqui, 2000, p. 123]
Il quinto successore di Pio IX sarà Pio XII (in carica dal 1939 al 1958), sotto il cui pontificato, in realtà, ci fu lo scoppio della seconda guerra mondiale con i suoi orrori (per gli anni successivi, qui un elenco delle guerre in atto nel mondo tra il 1945 e il 1959).
Dopo il trionfo della Chiesa, gli uomini sarebbero tornati a peccare e si sarebbe manifestato l'Anticristo, nato "da una religiosa ebrea [...], suo padre sarà Vescovo" [L'apparition de la Très-Sainte-Vierge sur la Montagne de La Salette le 19 septembre 1846, cit., p. 20].
L'Anticristo "sarà però soffocato dal soffio di San Michele Arcangelo" e "tutto sarà rinnovato" [ivi, p. 23].
Aggiunte sospette
In cosa differiscono la versione pubblicata nel 1873 e quella definitiva, pubblicata nel 1879?
Innanzi tutto, stranamente, cambia la posizione di numerose parti del testo.
Nel 1860, Mélanie aveva scritto le varie porzioni del segreto su "fogli senza ordine [...]. Più tardi [...] misi tutto in ordine in un quaderno" [Lettre inédite de Mélanie à C.-R. Girard du 8 janvier 1873, in M. Corteville, La «Grande Nouvelle» des Bergers de La Salette, vol. 1, Téqui, 2008, p. 262]: è questa la stesura che Mélanie consegnerà poi a padre Bliard per la pubblicazione del 1873.
Quando prepara la pubblicazione del 1879, modifica però sensibilmente quell'ordine.
Inoltre, mentre la versione consegnata a padre Bliard presenta, in una quindicina di passaggi, dei puntini di sospensione per indicare “le parti del Segreto che Mélanie non ritiene di dover ancora svelare” [F. Bliard, Lettres à un ami sur le secret de la Bergère de La Salette, Napoli, Ancora, 1873, p. 15, nota 1], nella pubblicazione del 1879 tali lacune sono colmate.
In realtà, se si confrontano le due versioni, risulta incomprensibile il motivo per cui ciò che è stato pubblicato nel 1879 non potesse essere pubblicato nel 1873.
Quel che è certo è che, in un punto, al posto di una lacuna, sono state inserite da Mélanie due predizioni molto sospette.
Secondo la data riportata alla fine del testo, la stesura pubblicata nel 1879 è stata conclusa da Mélanie il 21 novembre 1878. Ebbene, le predizioni inserite al posto di quella lacuna erano facilmente formulabili proprio nel 1878.
Vediamo di cosa si tratta.
"... che non regnerà a lungo"
Nella versione pubblicata nel 1873 si legge, in un passo che ha la struttura di una bozza:
Il Santo Padre soffrirà molto, io sarò con lui fino alla fine per ricevere il suo sacrificio. I malvagi attenteranno più volte alla sua vita. (politica) ecc. ecc…
[Bliard, op. cit., p. 18]
Nella pubblicazione del 1879:
Il Santo Padre soffrirà molto. Sarò con lui fino alla fine per ricevere il suo sacrificio.
I malvagi attenteranno più volte alla sua vita senza poter accorciare i suoi giorni; ma né lui né il suo successore... vedranno il trionfo della Chiesa di Dio.
[L'apparition de la Très-Sainte-Vierge sur la Montagne de La Salette le 19 septembre 1846, cit., pp. 16-17; Corteville, op. cit., pp. 288-289]
Il Santo Padre di cui si parla è senza dubbio Pio IX: il papa in carica quando il "segreto" sarebbe stato ricevuto nel 1846, il papa preso di mira dai rivoluzionari (si veda la pagina Prevedere… il passato), il papa il cui quarto successore - a dire di Mélanie - avrebbe visto l'inizio del "trionfo della Chiesa".
Nel "segreto" si parla però del suo successore immediato, quindi Leone XIII (eletto il 20 febbraio 1878), ed è lui che ci interessa ora.
Come si sarà notato, in questo caso, anche l’edizione del 1879 presenta dei punti sospensivi (quindi una lacuna), ma non si tratta di una libera scelta di Mélanie.
Infatti, alla fine del 1878, Mélanie consegnò ad alcuni cardinali il testo definitivo del "segreto" che intendeva pubblicare.
Fu il cardinal Ledóchowski a far sopprimere alcune parole "riguardanti il successore di Pio IX, che avrebbe un breve regno" [Stern, op. cit., cit., p. 119].
Il fatto è che, per chi avesse voluto azzardare "predizioni", nel 1878 c'erano tutti gli elementi per presumere (erroneamente!) che il pontificato di Leone XIII sarebbe stato breve, in quanto era stato eletto a 68 anni, età avanzata, considerando la longevità media dell’epoca.
Ci è utile uno studio del 2010 pubblicato dai professori Alessio Fornasin, Marco Breschi e Matteo Manfredini (rispettivamente dell'università di Udine, Sassari e Parma) sulla rivista accademica Population: La mortalité des cardinaux (XVIe-XXe siècles) [La mortalità dei cardinali (XVI-XX secolo)].
Tabella tratta dallo studio di Fornasin, Breschi, Manfredini, La mortalité des cardinaux (XVIe-XXe siècles), "Population", n. 2010/4 (Vol. 65), p. 740.
Come si vede dalla tabella, i dati statistici ci dicono che, negli anni successivi al 1875, un cardinale di 60 anni aveva una speranza di vita di circa 12 anni (cioè fino ai 72 anni di età).
Ciò significa che, effettivamente, nella percezione spontanea e comune, un papa sessantottenne sarebbe probabilmente vissuto pochi anni.
Chi tenta di indovinare il futuro punta su ciò che gli appare probabile, ma, ironia della sorte, quello di Leone XIII, defunto nel 1903, è stato in realtà il terzo pontificato più lungo di tutta la storia della Chiesa (dopo quelli di Pio IX, divenuto papa a soli 54 anni di età, e di Giovanni Paolo II)!
Don Gilbert Combe.
Sicuramente don Combe, l'ultimo direttore spirituale di Mélanie, ha discusso con lei il problema di questa profezia così clamorosamente fallita, anche perché entrambi hanno collaborato, nel 1904, a far ristampare a Lione il "segreto" in un'edizione in cui, al posto dei puntini sospensivi, compare scritto, tra parentesi quadre: "[che non regnerà a lungo]" [Stern, op. cit., p. 119, nota 39].
La soluzione trovata è una fantasiosa reinterpretazione della "profezia".
Pochi mesi dopo essere diventato papa, Leone XIII avrebbe voluto realizzare un progetto riferito da Mélanie (la fondazione di un ordine religioso con una ben precisa Regola a suo dire voluta dalla Madonna), ma ci rinunciò per non urtare il nuovo vescovo di Grenoble, mons. Fava, che era contrario.
Allora, ecco l'ardita reinterpretazione a posteriori, che non necessita di commenti:
Per le riforme e l’opera richieste, Leone XIII non regnerà a lungo: non saprà farsi obbedire.
[Abbé Gilbert-Joseph-Émile Combe, Le secret de Mélanie, bergère de la Salette, et la crise actuelle, Jonquièries et Dati, Roma, 1906, p. 119]
I governanti civili avranno tutti lo stesso scopo...
In corrispondenza con la medesima lacuna del testo del 1873 di cui abbiamo ora parlato, Mélanie inserisce, nel 1878, anche un'altra "profezia".
Nella versione del 1851 il tema delle persecuzioni alla Chiesa, tradizionale nell'apocalittica popolare (Non "segreti" ma credenze già diffuse), si spiegava anche per il contesto storico: all'epoca era in piedi il conflitto (che sfocerà nella cosiddetta Questione romana) tra il papa e le forze che aspiravano all'unificazione dell'Italia.
Nella versione pubblicata nel 1879, il tema delle persecuzioni compare però, per la prima volta, in modo profondamente diverso:
I governanti civili avranno tutti lo stesso scopo, che sarà quello di abolire e far sparire ogni principio religioso, per far strada al materialismo, all’ateismo, allo spiritismo e a vizi di tutti i tipi.
[L'apparition de la Très-Sainte-Vierge sur la Montagne de La Salette le 19 septembre 1846, cit., p. 17; Corteville, op. cit., p. 289]
In queste parole non si intravede più un contesto di persecuzioni violente, ma si fa riferimento ad azioni di tipo puramente politico, legate a ben precisi sistemi di pensiero.
Nel Regno d'Italia, poiché la Chiesa era considerata ostile al processo di unificazione, delle politiche anticlericali erano già state attuate dai primi governi della destra liberale (si pensi in particolare alla cosiddetta eversione dell'asse ecclesiastico, con soppressione degli ordini e delle congregazioni religiose nel 1866 e confisca dei beni degli enti religiosi nel 1867).
In Francia, il 14 ottobre del 1877 si erano tenute le elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati.
La vittoria dei repubblicani (quindi della sinistra) era stata netta, come è facile vedere dalla seguente litografia dell’epoca (in rosso le circoscrizioni andate ai progressisti e in giallo ai conservatori).
Musée Carnavalet, Histoire de Paris.
A gennaio 1879 ci sarebbero state le elezioni per il rinnovo (parziale) del Senato, dove i conservatori avevano ancora la maggioranza. Ma, in quel contesto politico, c'erano pochi dubbi su quale forza politica fosse favorita.
Il 18 settembre del 1878 (mentre Mélanie si dedica alla stesura definitiva del "segreto") il leader repubblicano Léon Gambetta pronuncia nella città di Romans un discorso che passerà alla storia e che è di fatto l’esposizione degli obiettivi politici prefissati dal suo partito.
Per capire l'atmosfera del periodo è sufficiente leggere come Eugène Veuillot, direttore dell’importante quotidiano cattolico L’Univers, commenta, in un suo editoriale del 22 settembre 1878, tale discorso:
Prima pagina del quotidiano L'Univers del 22 settembre 1878 (Bibliothèque nationale de France, Parigi)
Ogni repubblicano è ipocrita. Gambetta lo è più di tutti. È dunque invocando la libertà generale, e in particolare la libertà di coscienza, che egli intende mettere al bando chiunque, in materia religiosa, non la penserà come lui. Ebbene, tutta la sua dottrina si riassume nella sciocca negazione materialista. E mentre fa quest'affermazione la nega. - È necessaria, dice, tutta la stupidità e la bassezza dei nostri avversari perché mi si possa accusare di nutrire idee di persecuzione. Egli non vuole perseguitarci: si accontenterà, per cominciare, di mandare in rovina i nostri seminari, di impedire il reclutamento dei sacerdoti, di mettere al bando i religiosi, di chiudere le nostre scuole, di imporci il suo insegnamento. È quello che lui chiama reprimere il nemico. E se gli si oppone resistenza? Ebbene, in nome delle leggi che interpreterà o che farà, sbaraglierà la resistenza. Bisogna che lo Stato sia il padrone, bisogna che i cattolici ne subiscano il giogo.
Come pretende di non essere un persecutore, pretende anche di non essere un insultatore. Solo che, senza contare le ingiurie che indirizza ai clericali, ai preti sfruttatori dell'ignoranza e della credulità, abili soprattutto ad abbindolare, egli chiama il cattolicesimo un'idolatria e si fa beffe dei miti di questa religione infantile.
[Eugène Veuillot, da L'Univers, 22 settembre 1878, p. 1]
Come è evidente, non era necessaria alcuna conoscenza profetica.
... spiritismo
Lo spiritismo (considerato dalla Chiesa, almeno all'epoca, non tanto ciarlataneria quanto fenomeno diabolico) e le sue credenze nascono negli Stati Uniti prima del 1850 e iniziano a diffondersi in Europa pochi anni dopo, a partire dall'Inghilterra (dove Mélanie si trasferisce nel 1854, come sappiamo) e dalla Francia, dove, nel 1858, Allan Kardec fonda la Société parisienne d'études spirites.
Già nella versione del segreto scritta da Mélanie a partire dal 1860 (e poi anche in quella definitiva) si trova un riferimento agli "spiriti delle tenebre", a proposito dei quali si dice: "ci saranno chiese per servire questi spiriti" [Bliard, op. cit., p. 17; cfr. L'apparition de la Très-Sainte-Vierge sur la Montagne de La Salette le 19 septembre 1846, cit., p. 15].
In realtà, la prima chiesa spiritista d'Inghilterra e d'Europa era stata fondata da David Richmond a Keighley, in Yorkshire, nel 1853.
Ma non basta.
In ambito spiritistico si stavano diffondendo in quegli anni dei racconti in merito alla possibilità dello "spirito incarnato" di una persona di "manifestarsi in altri luoghi" [A. Kardec, Le livre des esprits, Parigi, Dentu, 1857, p. 94], assumendo "forma umana" [Id., Le livre des médiums, Parigi, Didier, 1861, p. 204].
Ebbene, Mélanie, presenta questi racconti non solo come fatti reali ma anche come oggetto di una profezia della Madonna, nell'ambito del "segreto": "delle persone saranno trasportate da un luogo all'altro da questi spiriti cattivi" [Bliard, op. cit., p . 17; cfr. L'apparition de la Très-Sainte-Vierge sur la Montagne de La Salette le 19 septembre 1846, cit., p. 15].
Ancora una volta, una predizione che arriva dopo che il fenomeno (o, in questo caso, la credenza) ha iniziato a manifestarsi.
Continua nella pagina: La Salette e la nascita dei "segreti" mariani - 6. Le ingannevoli profezie sull'imperatore
Marco Corvaglia
Pagina pubblicata il 31 agosto 2023
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