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2. "Svolta" nelle indagini o solo impressioni soggettive?

di Marco Corvaglia

Vai alla parte 1: Una commissione inadeguata

Vai all'indice completo dello studio Chi giudicherà i giudici? Le insanabili contraddizioni della commissione d'indagine su Medjugorje

Darinka Glamuzina

La pediatra Darinka Šumanović-Glamuzina, ascoltata da una delegazione della commissione nell'aprile 2012

 

Come abbiamo visto, dal 22 al 26 aprile 2012 una delegazione della commissione si reca a Medjugorje per un viaggio di studio.

Al ritorno, nel verbale della seduta del 22 maggio 2012, si leggono dichiarazioni cariche di soddisfazione. Un esponente di spicco della commissione commenta: 

Il viaggio a Medjugorje si è rivelato di capitale importanza poiché, in virtù degli esiti conseguiti, ha cambiato considerevolmente il quadro complessivo.
[Verbale del 22 maggio 2012, in David Murgia, Processo a Medjugorje, Rubbettino, 2021, p. 133]

Il cambiamento del quadro complessivo sarebbe derivato da due elementi.

Il primo è costituito dal rinvenimento, nell'archivio della parrocchia, dei nastri dei colloqui intercorsi nei primi giorni del fenomeno tra i francescani (in particolare padre Jozo) e i ragazzi.

Si mette a verbale che tale ritrovamento ha costituito una vera "svolta nelle indagini", in quanto nei nastri si percepirebbero "emozioni intense ed autentiche" [Verbale del 22 maggio 2012, in Murgia, Processo a Medjugorje, cit., p. 133].

A tale proposito, viene presentato alla commissione il Riassunto del discorso di fra Jozo Zovko con i veggenti, redatto da un membro (da notare che la commissione, nel suo complesso, non ha evidentemente ascoltato i nastri, perché sono in croato e sarebbe stato poco utile per la maggior parte dei membri).  

 

Ebbene, le su esposte valutazioni entusiastiche sono evidentemente molto soggettive. Siamo sul piano delle impressioni strettamente personali. 

Per farla breve, basti pensare che il primo a sbobinare e pubblicare integralmente i nastri (nel volume La face cachée de Medjugorje, Psilog, 1988 [versione inglese: The Hidden Side of Medjugorje, Psilog, 1989]) era stato padre Ivo Sivrić. Cioè un francescano che si era convinto della falsità del fenomeno.

 

Ancora più importanza viene data alla testimonianza, raccolta a Medjugorje, di una pediatra che assistette all'apparizione sul Podbrdo del 29 giugno 1981: Darinka Šumanović-Glamuzina.

La commissione è stupita:

Di particolare interesse è il commento di Omissis: «Perché la Dottoressa Šumanović-Glamuzina non è mai stata interrogata dalle commissioni precedenti?»
A questo proposito nessuno dei membri della Commissione riesce a dare una risposta.
[Murgia, Processo a Medjugorje, cit., p. 133] 

Un membro commenta con entusiasmo: 

La svolta è dovuta a un “fatto nuovo”, ossia al rinvenimento di materiale inedito: in particolare, le dichiarazioni della dottoressa, acquisite per la prima volta in trent’anni d’indagini.
[Verbale del 22 maggio 2012, in Murgia, Processo a Medjugorje, cit., pp. 133-134]

La commissione dà tanta importanza a questa testimonianza da citarla nella stessa Relazione finale, nel paragrafo 1.1 (della Parte I), intitolato "Il profilo iniziale del fenomeno", e inserendola tra quelli che vengono poi definiti i "motivi per affermare l'origine soprannaturale dei suoi inizi" [Relazione finale: Gaeta, p. 54; Murgia, p. 42]:

Esiste la testimonianza firmata della Dottoressa Darinka Šumanović-Glamuzina, raccolta durante il sopralluogo a Medjugorje della Commissione Internazionale, che racconta l’avvenuto in un’ottica estrinseca e neutra.
[Relazione finale: Gaeta, p. 43; Murgia, p. 34]


Nell'introduzione alla testimonianza, la commissione scrive che la donna riferisce oggi di aver avuto "un’esperienza della Madonna che l’ha cambiata. Dopo l’evento, infatti, si sentiva piena di energia" [Allegato II - Verbale del 22 maggio 2012, in Murgia, Processo a Medjugorje, cit., p. 129].

 


In realtà la testimonianza racconta, in termini fortemente emotivi, una vicenda ben nota da sempre, accaduta il sesto giorno delle "apparizioni". Ne parlò anche Vicka nel suo famoso libro intervista con padre Bubalo [cfr. J. Bubalo, Mille incontri con la Madonna, EMP, 1986, p. 45].

 


Nella testimonianza, la dottoressa Šumanović-Glamuzina si definisce “molto razionale” [Allegato II - Verbale del 22 maggio 2012, in Murgia, Processo a Medjugorje, cit., p. 132].

 


In realtà, per comprendere il livello di suggestionabilità della donna, basta leggere il passo in cui dice che, impressionata dall'atmosfera di preghiera, pensò che il fenomeno potesse essere legato ad una manifestazione aliena:

 

Ad un certo punto pensavo addirittura che si trattasse di un oggetto dell’universo, di qualcosa che appartiene ad un’altra realtà. In quel momento hanno cominciato tutti insieme a pregare il rosario. Pregavano, pregavano, pregavano. L'atmosfera della loro preghiera in quel momento cambiava in un modo incredibile. Era qualcosa che non avevo sperimentato mai prima.
[Allegato II - Verbale del 22 maggio 2012, in Murgia, Processo a Medjugorje, cit., p. 130]

 


Inizia l’apparizione e Darinka Šumanović-Glamuzina afferma nella sua testimonianza:

 

Avevo chiesto a Vicka che stava a fianco di me: "Posso fare alcune domande alla Madonna?" In quel momento io dubitavo. Ero impressionata, ma non credevo che fosse la Madonna. Vicka ha chiesto alla Madonna: ”Madonna, questa donna Ti può fare delle domande?” Questo per me era un nuovo shock, perché lei si era messa in contatto con qualcosa e aveva chiesto il permesso affinché io potessi avere un contatto. Questo mi ha messo subito in una posizione di pensare che c’è effettivamente qualcuno. Qualcuno c’è.
[Ibidem]

 


Non fa una piega.

 

Vado avanti e chiedo a Vicka di chiedere alla Madonna se posso toccare la visione. […] La Madonna dice a Vicka: ”Sì, avvicinati”. Vicka mi dice dove mettermi e dove toccarLa. Vicka dice: “Qui, qui”. In quel momento dubito ancora. Voglio smascherare tutto e rivelare questo loro imbroglio.
[Ivi, p. 131]

 


Ma aveva detto che a quel punto si era già convinta che “qualcuno c’è”...
La testimonianza comunque continua così:

 

Ma nel momento in cui mi sono inginocchiata e ho messo la mano nel posto in cui Vicka mi ha detto che c'era la Madonna divento cosciente che sto entrando in qualcosa di molto pericoloso di cui non vedo la fine.
[Ibidem]

 


Naturalmente, però, Darinka Šumanović-Glamuzina non percepisce nulla di concreto. Ai suoi occhi, questo fatto, del tutto ovvio, diventa una prova del fatto che l'apparizione è vera:

 

Nei secondi successivi cerco come un robot di toccare qualcosa e succede una cosa incredibile: qualcosa che le parole non possono descrivere, qualcosa di inspiegabile.
Io sento che questo “qualcosa” o “qualcuno” se n’è andato. Non vedo niente, ma sento che non c'è più.
[Ibidem]

 


Ovviamente, se Vicka (insieme agli altri) sta simulando l'apparizione e sa che quindi la dottoressa non sta sentendo nulla, cosa farà?

 


Dirà che la Madonna se n’è andata. E infatti:

 

Dietro di me sento le parole di Vicka: "La Madonna se ne è andata via."
[Ibidem]

 


Quindi, prima le ha dato il permesso di farsi toccare e poi invece se n'è andata via.

 

Mi tiro indietro con tanta vergogna. Avevo tanta vergogna dentro. [...] Mi avvicino a Vicka e le chiedo: “Vicka, ma che cos’è questo?” Vicka è tanto impaurita. Lei dice: "La Madonna ha detto: Ci sono sempre Giuda increduli”.
[Ibidem]

 


E, secondo la commissione pontificia internazionale, questa narrazione sarebbe “estrinseca e neutra.”

Si tratta solo di stati d'animo, pensieri e impressioni strettamente personali. Quindi non dovrebbero essere di nessun interesse per la commissione, come evidenziato da un assennato membro (probabilmente sempre lo stesso):

 

Omissis [...] si dichiara «molto perplesso sul fatto che venga attribuito così grande rilievo alla testimonianza della dottoressa». Non ne comprende la ragione.
[Murgia, Processo a Medjugorje, cit., p. 134]

Voce di uno che grida nel deserto...

 

Continua nella parte 3: La strana scelta delle "prime sette apparizioni"                                                                                                          Marco Corvaglia

Pubblicato il 10 febbraio 2020. Ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2021

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